Per visitare un borgo non serve troppo tempo né è necessario essere attrezzati: basterà la voglia di scoprire luoghi nuovi e, in caso, una macchina fotografica per immortalare gli scorci più suggestivi che mostra il panorama.
Addentrarsi per le storiche vie di questi posti, infatti, è un’avventura capace di arricchire e soddisfare turisti di tutto il mondo, offrendo un’esperienza unica nel suo genere.
Fortunatamente, la Toscana è una terra ricca di borghi – conosciuti e meno conosciuti (ma da scoprire!) – che negli anni ha accolto visitatori da ogni parte del mondo, avvolgendoli nelle antiche mura di questi posti per regalare a ognuno di loro un’atmosfera difficile da trovare in altri luoghi.
Ognuno con le proprie caratteristiche, specialità e usanze, i borghi toscani sono apprezzati da tutti e continuano ad attirare turismo: tra questi non si può non citare Gavorrano, situato a 273 mt di altitudine e conosciuto da molti grazie a Dante, che nel Purgatorio della Divina Commedia cita il territorio e la gentildonna senese Pia de’ Tolomei, che trovò la morte tra le mura del Castello Di Pietra, i cui resti delle mura ed una torre sul dirupo est sono ad oggi ancora ammirabili.
Il vero fiore all’occhiello di questo borgo, però, rimane il Parco Minerario Naturalistico, dove oltre cento chilometri di gallerie, grandi cave, villaggi minerari e gallerie-museo, si snodano percorsi suggestivi ed itinerari di primo livello in fatto di archeologia industriale.
In questo parco, inoltre, troverete una delle porte di accesso al Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane – inserito tra i geoparchi riconosciuti dall’Unesco – che non solo rappresenta un progetto per la riqualificazione ambientale, ma si estende sul territorio di ben sette comuni maremmani.
Infine, la gita a Gavorrano non potrà terminare senza prima visitare il Teatro delle Rocce che – ricavato da una vecchia cava di calcare – oggi si presenta come una struttura che richiama un antico teatro greco dalle grandi dimensioni, capace di ospitare eventi e concerti.
Se invece avete voglia di una lunga passeggiata, la sosta a Magliano è d’obbligo: il vostro sguardo sarà continuamente attratto dalle architetture circostanti, dai palazzi storici e dalla natura.
Questo luogo, infatti, offre la possibilità di visitare l’Ulivo della Strega situato appena fuori le porte del borgo.
Si tratta di una pianta antichissima (conta 3500 anni) e la particolare forma che ha assunto nel tempo ben mostra la sua antichità: in epoca medioevale, ai piedi di questo ulivo si svolgevano riti e cerimonie pagane, da cui il nome che tutt’oggi lo contraddistingue.
Ma a Magliano c’è spazio anche per molto altro: la Cinta Muraria è uno dei siti storici del posto che non può non rientrare nella lista delle cose da vedere in questo borgo. Le sue mura sono rinforzate da ben 9 torri ed hanno 3 porte di accesso, la Porta di San Giovanni e la Porta di San Martino costruite dagli Aldobrandeschi, e la Porta Nuova di epoca senese.
Il suo fascino non si limita solo alla maestosità della sua costruzione, ma si estende fino a regalarvi una meravigliosa vista panoramica che spazia in lungo e in largo fino al mare.
E se siete amanti della storia e dell’architettura, la vostra esperienza potrà proseguire con la visita al Monastero di San Bruzio, fondato dai monaci benedettini: nonostante l’edificio non sia più integro, anche i suoi resti sono capaci di suscitare fascino e bellezza negli occhi del visitatore.
Infine, grazie alla posizione in cui Magliano è situata, il luogo offre anche la possibilità di dirigersi in breve tempo verso le spiagge più belle della Maremma, come Talamone – meta molto apprezzata dagli amanti della vela – Ansedonia, Orbetello e l’Argentario, ma non solo.
Per proseguire in un itinerario costellato dai borghi, potrete da qui allungarvi anche a Pereta (un piccolo borgo collinare di origine medievale) o a Montiano.
La nostra Area insomma sarà la base di partenza per scoprire luoghi che magari esulano dai percorsi turistici, ma che sanno regalare emozioni a chi le visita.