Talassoterapia: in che modo una vacanza al mare può beneficiare all’organismo

Nella lista dei motivi per cui gli italiani amano andare al mare, non mancano il relax, il divertimento e il benessere. Prenotare una vacanza, infatti, è il primo passo per cogliere un’occasione di svago, in cui staccare la spina e passare del tempo di qualità insieme ad amici e familiari.  

Non tutti, però, sanno che quest’ultimo nasconde nelle sue acque anche dei poteri curativi, fondamentali per il benessere del corpo e dello spirito. Stiamo infatti parlando della talassoterapia, un insieme di trattamenti che sfruttano le caratteristiche del mare e dei suoi elementi per risolvere diverse patologie, come l’artrosi, l’asma, l’eczema o la tosse.

L’assimilazione dei sali e degli oligoelementi presenti nell’acqua di mare favoriscono il ripristino dell’equilibrio naturale dell’organismo, che aumenta la resistenza del sistema immunitario alle aggressioni esterne, con effetti stimolanti e rivitalizzanti.

Gli altri componenti, alghe verdi e rosse, argilla, sabbia e sale, attraverso le loro virtù, aiutano a veicolare e a migliorarne l’assorbimento.

Se il vostro obiettivo è quello di migliorare la vostra salute, potrete anche dirigervi verso percorsi ancora più precisi e funzionali, introducendo nell’idroterapia anche trattamenti termici quali sauna e bagno turco, meccanici (come i massaggi con pietre calde e salgemma) e chimici (ad esempio, le piscine saline).

L’azione nutriente e rigenerante dell’acqua di mare e dei suoi elementi, apporta vantaggi anche alla cute del viso, ma anche a sinusiteasma, polmonite, influenza, crampi muscolari, colite nervosa e tubercolosi.

Se invece volete combattere dolori articolari, artrosi e rachitismo, la talassoterapia risulterà utile se combinata con l’azione della luce (elioterapia o fototerapia). Ma questi benefici non si limiteranno solo al corpo, in quanto questa terapia comporta miglioramenti anche alla mente, alleviando stati post-traumatici, stress, ansia  depressione.

Anche le sabbiature, col calore, sono ideali per dolori reumatici ed osteoarticolari, mentre con le alghe di Guam e i fanghi si hanno effetti benefici sulla circolazione sanguigna.

Dunque, anche la più semplice vacanza può comunque risultare terapeutica per grandi e piccini: il mare incoraggia l’attività fisica, da ritenersi tale anche se si tratta di una semplice passeggiata sulla spiaggia. Camminare sulla battigia, infatti, richiede un impegno muscolare maggiore rispetto a camminare su una superficie più piatta. 

In questo caso, infatti, il corpo controbilancia costantemente la superficie irregolare della sabbia, facendo lavorare in modo più efficace tutta la muscolatura di gambe e glutei. Se il tutto è corredato da una bella nuotata, si può dire che in vacanza non si rende più necessario il ricorso alla palestra, ma basta la talassoterapia!

Quali sono le origini della talassoterapia?

Il successo della talassoterapia affonda le sue radici in tempi lontani. Già i popoli antichi, infatti, usavano le risorse del mare per stare meglio, dando vita, senza saperlo, a una vera e propria disciplina.Il termine talassoterapia deriva dal greco, significa letteralmente cura (terapia) di mare (thalassa).

I Fenici, i Greci, gli Egiziani e i Romani infatti non solo amavano immergersi nelle acque dei fiumi e del mare, obbedendo a un richiamo ancestrale dell’elemento primitivo, del ritorno all’utero, al liquido amniotico; ma amavano anche fare bagni di sole e aria. In Egitto ci si esponeva al sole per rinvigorire il corpo e purificare la pelle, a Roma per curare l’artrite e l’obesità.

Si parla, dunque, di effetti positivi già conosciuti e amati fin dalle origini: non a caso, Erodoto, Euripide, Ippocrate, Galeno, Platone, Aristotele e Cicerone scrissero sui benefici effetti dell’acqua di mare.